Originariamente, il legislatore aveva previsto la possibilità di rifiutare i pagamenti a mezzo “moneta elettronica” qualora la singola operazione non fosse superiore a 30 euro. Successivamente, con la legge 208/2015, di Stabilità per 2016, tale limite è stato ridotto a 5 euro. Il riferimento preciso è contenuto nell’articolo 1, comma 900, ove è stabilito che, «al fine di promuovere l’effettuazione di operazioni di pagamento basate su carta di debito o di credito e in particolare per i pagamenti di importo contenuto, ovvero quelli di importo inferiore a 5 euro, entro il 1° febbraio 2016, il ministero dell’Economia e delle finanze provvede con proprio decreto, di concerto con il ministero dello Sviluppo economico, sentita la Banca d’Italia, ad assicurare la corretta e integrale applicazione del regolamento Ue n. 751/2015 del Parlamento europeo e del Consiglio».